Libro dei morti, 2350 a.C.
Posted by admin on December 18th, 2010 filed in OggettiLibro dei morti (2350 a.C.)
Rinvenuto dall’imprenditore farmaceutico americano Sir Henry Solomon Wellcome, probabilmente durante  i suoi scavi a Jebel Moya, Sudan, il libro è rimasto sepolto nella sua vasta collezione di manufatti archeologici e antichità a tema medico fino a che, nel 1955, la creazione della fondazione Wellcome portò l’egittologa tedesca Käte Bosse-Griffiths a rinvenire il volume. Rimasto nella collezione fino al 1977, nel Science Museum di Londra, andò perduto durante il trasferimento delle antichità al museo della Wellcome Collection. Finito sul mercato nero nel 1998, è passato dall’Europa agli Emirati Arabi. Battuto all’asta all’Emerald Hotel di Shanghai durante la festa per il Qing Ming festival il 5 aprile 2106 con prezzo base 450.000 §, è stato acquisito per la collezione privata dell’Etemenanki ad un prezzo di 750.000 §. Il valore del libro è stimato per un milione di fen circa.
Il libro dei morti è un testo funerario egizio la cui introduzione nel rituale si fa comunemente risalire all’inizio del Nuovo Regno (1550 a.C. circa) e il cui uso si è protratto fino all’epoca romana (50 d.C.), nonostante alcuni rari esemplari iniziano a comparire dal 2500 a.C. e permangono fino al 200 d.C. Il nome originale significa Libro del ritorno nel giorno e tradizionalmente contiene formule e rituali destinate ad assistere il viaggio del defunto attraverso la Duat, l’oltretomba, verso l’aldilà . Alcuni di questi testi, com’è logico supporre, più che essere una serie di formule rituali possono essere interpretati come consigli di vita estremamente puntuali e pratici sulla dieta, sui pericoli del sole e del fuoco, sulle potenzialità della condizione di non morto.
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