Très Riches Heures du Duc de Berry
Posted by admin on December 18th, 2010 filed in OggettiTrès Riches Heures du Duc de Berry – libro delle ore (1410 d.C.)
Il Très Riches Heures du Duc de Berry è un codice miniato del 1412 circa, un libro delle ore commissionato dal duca Jean de Berry, altrimenti detto Jean di Valois o Jean il magnifico. Il codice era parte della vasta collezione di libri, tappeti, gioielli e arazzi che il mecenate conservava nella sua residenza di Poitiers e si compone di 416 pagine, comprendenti 131 miniature a tutta pagina, 200 bordi decorati e 300 capilettera. Dipinto da Barthélemy van Eyck e, in un secondo tempo, da Jean Colombe che terminò il lavoro lasciato incompiuto, è un capolavoro della pittura fiamminga e si compone – come molti altri esemplari della stessa categoria – di una prima parte contenente inni e salmi ed una seconda parte dedicata ai mesi. Ogni mese è corredato da una scena di vita cortese o contadina, e dal rispettivo orologio astronomico. Ogni scena fornisce preziose informazioni sui costumi dell’epoca, oltre che sul pantheon di individui che ruotava attorno alla corte del duca.
- in gennaio la scena è ambientata all’interno di un castello del duca e raffigura il giorno di capodanno in cui era consuetudine scambiarsi regali: i pezzi raffigurati sulla tavola, insieme all’abito blu di Jean de Berry, figurano nel dettagliato inventario dei possedimenti, uno dei primi dell’epoca. Sopra il camino, lo stemma del duca è raffigurato su uno stendardo: fiordalisi dorati in tondi blu, con cigni e orsi a simboleggiare l’amore del duca per la dama Orsina. La dama stessa è raffigurata tra i presenti, insieme al vescovo di Chartres, lo stesso Pol Limbourg e sua moglie Gillette le Mercier.
- in febbraio la scena assume un carattere rurale e mostra la campagna imbiancata con sullo sfondo un borgo non meglio identificato.
- anche in marzo la scena è contadina: l’aratura, la semina dei cereali, la potatura e la concimazione delle viti si svolgono ai piedi dello Château de Lusignan, una delle residenze del duca, attorno a cui è raffigurato un dragone d’oro in volo.
- in aprile la raffigurazione torna a carattere cortese e raffigura lo scambio degli anelli durante il fidanzamento tra alcune coppie di nobili, ironicamente sottolineata dalla scena sullo sfondo di due pescatori che tendono una rete nelle acque di un laghetto: l’ambientazione è identificata con lo Château de Dourdan, un altro dei possedimenti ducali.
- il mese di maggio è dedicato ad una processione equestre sullo sfondo di Parigi (riconoscibile il Palais de la Cité, dimora reale fino al 1417).
- giugno vede un’altra scena parigina, in particolare ambientata nella residenza del duca (l’Hôtel de Nesle), di cui si riconoscono chiaramente la Salle sur l’eau, le tre torri Bombec, d’Argent e de César, la tour de l’Horloge, i due pinnacoli della Grande salle dietro la galleria di Saint-Louis, gli appartamenti reali, la tour Montmorency e la Sainte-Chapelle, la cui accuratezza della rappresentazione lascia pensare ad un’attiva partecipazione degli artisti nella vita di corte e nei suoi spostamenti. La scena tuttavia è nuovamente agricola e in particolare raffigura la fienagione, divisa tra uomini che falciano l’erba e donne che rastrellano e accumulano in mucchi l’erba che cambia colore rappresentando il tempo passato dal momento del taglio. Questa scena è stata recentemente attribuita non tanto ai fratelli Limbourg quanto a un artista della corte di Carlo VII di Francia (1440 circa).
- in luglio, la stessa mano di giugno mostra un’altra scena rurale ovvero la tosatura delle pecore sullo sfondo dello Château de Clain, vicino a Poitiers, e di una scena di mietitura e battitura del grano. Nella parte superiore della miniatura si riconosce il fiume Clain e il suo castello con relativo borgo, ora distrutti, in cui il duca sarebbe poi morto: nel 1416, il maniero cadde nelle mani del duca di Turenna e, il 17 maggio 1417, in quelle di Carlo VII di Francia.
- il mese di agosto è il trionfo della vita cortese, con scene di falconeria allo Château d’Étampes: viene raffigurato il momento preliminare alla caccia, la partenza dal castello, e la scelta del soggetto risulta rivoluzionaria rispetto ai precedenti libri delle ore, che avevano sempre dedicato il mese alla trebbiatura del frumento (qui in secondo piano).
- settembre è il mese della vendemmia, raffigurata all’ombra dello Château de Saumur e impreziosita da varie scenette di genere (la donna incinta e quella che entra al castello con un cesto sulla testa, il contadino che mangia l’uva di nascosto).
- tra le scene più note del libro, se non la più nota, ottobre mostra la semina dei campi, sullo sfondo di un gigantesco e dettagliatissimo Louvre.
- novembre vede rappresentata la raccolta delle ghiande e il foraggiamento dei maiali, all’ombra di un boschetto e di una cinta muraria non identificata.
- dicembre, infine, mostra la caccia al cinghiale selvatico accanto al Castello di Vincennes.
Il volume è stato conservato al Musée Condé di Chantilly fino al 2085, quando è stato messo all’asta per colmare il deficit di bilancio. Passato nelle mani di un collezionista pakistano, è poi stato acquisito dall’Emerald Hotel e messo all’asta il 5 aprile 2106: il pezzo è stato acquisito da un compratore americano per 399.000§.
Leave a Comment