vaso di Pandora

Secondo un mito non privo di quella caratteristica misoginia greca, Pandora sarebbe stata una splendida fanciulla creata dagli dei per punire gli uomini di essersi impossessati del fuoco. Secondo le teorie più accreditate, il mito sarebbe scarsamente dissimile da quello del peccato originale e, quindi, un monito contro l’eccessiva sete di conoscenza. Secondo altri, il furto del fuoco farebbe riferimento all’utilizzo arrogante di poteri esp e la conseguente punizione divina, Pandora, sarebbe stata un mutaforma. L’apertura del vaso sulla spinta dell’innata curiosità, infatti, avrebbe scatenato sull’umanità ogni sorta di piaga e di epidemia, tradizionalmente associata al potere sulla carne. Secondo altri studiosi, non ultima Jane Ellen Harrison, il mito sarebbe l’interpretazione tarda di un mito originale in cui Pandora – il cui nome significa “recante tutti i doni” – sarebbe stata una divinità benigna simile ad Astarte: Esiodo darebbe quindi voce ad una corrente di pensiero a lui contemporanea secondo la quale non solo il potere mutaforma ma anche quello femminile rappresentava un pericolo da esorcizzare.

In tempi più recenti, l’espressione vaso di Pandora è stata spesso utilizzata per indicare pandemie o epidemie combinate di virus diversi, spontanee o indotte: tra queste, la pandemia combinata di vaiolo, morbillo, pertosse e influenza che decimò i nativi americani all’arrivo degli esploratori bianchi, pandemia che alcuni studiosi ritengono essere stata pilotata dalla corona spagnola.