Emerald Hotel – suite #827

Camera e studio di Wuxia, comunica sia con la stanza-cassaforte dell’ottagono che con il corridoio delle stanze, e di fatto taglia a metà l’ottavo piano. Si compone di due soli ambienti, entrambi affacciati sulla terrazza attraverso due grandi vetrate circolari non apribili soprannominate, in passato, gli “occhi verdi” di Wuxia: il primo ambiente, cui si accede dopo un lungo corridoio, è uno studio con scrivania, la piccola biblioteca personale della signora e due lettini da oppio. Un passaggio nascosto mette in comunicazione questo ambiente con l’ottagono da una parte e con la camera da letto dall’altra. Nella camera privata, identica allo studio per forma e disposizione, un letto cinese a baldacchino prende il posto della scrivania, un’altra piccola libreria privata prende fa eco alla prima, ospitando i diari della signora, i documenti personali e la corrispondenza privata, e i letti del soggiorno sono sostituiti da una grande vasca ofuro, nel profilo circolare dell’occhio verde. Le pareti sono state spogliate del Klimt e del De Lempicka, venduti nel tempo, e sopravvive solo una piccola Natura morta con Nautilus del 1661, salvatasi dalla distruzione della Flakturm a Berlino nel 1945. Contro la parete verso lo studio, la scrivania con specchiera è una strana costruzione di Bugatti, e gli scrigni dei gioielli si sono andati progressivamente svuotando.