visone

Il visone europeo è un mammifero solitario, carnivoro e territoriale che vive nei pressi dei corsi d’acqua dolce e che, per queste sue caratteristiche, veniva scelto come famiglio da alcune confraternite di streghe. Prediletto principalmente in Italia e in Spagna intorno al XV secolo, non veniva originariamente distinto dall’ermellino e diede origine tra gli altri riferimenti al cosiddetto Ordre de l’Hermine, un ordine cavalleresco creato da Ferrante d’Aragona nel 1465 e di cui venne insignito, tra gli altri, Ludovico Sforza: l’onorificenza era destinata a chi si distingueva nella ricerca di quello che allora era identificato come l’esoterico e il magico. Non era raro come animale di compagnia tra le dame di corte che si dilettavano di studi esoterici e la tradizione più recente a indossare una stola di visone o ermellino derivava dall’abitudine di alcune scuole di cosiddette streghe a farsi accompagnare dai loro famigli anche in pubblico, per quanto occultati.
Ruolo dei famigli era duplice: da una parte, tenendo compagnia alla strega e scortandola, erano esseri pronti di riflessi e dal temperamento aggressivo, pronti a scattare in difesa della loro padrona. D’altro canto, alcune confraternite usavano i famigli anche come serbatoio di conoscenza, immagazzinando informazioni nella mente degli animali e utilizzandoli quindi come un libro consultabile in ogni occasione. La pratica, tipicamente rinascimentale, veniva effettuata solo su un ristretto numero di creature (oltre a visoni e furetti, gatti e gufi, corvi e civette) ed è stata dismessa tra il ’500 e il ’600, con la nascita del fenomeno noto come caccia alle streghe.