Vulcano
Posted by admin on May 7th, 2011 filed in VVulcano (in latino Vulcanus o Volcanus) era il dio romano del fuoco terrestre e appartiene alla fase più antica della religione laziale: tra le prime testimonianze che se ne hanno, gli Annales Pontificum di Varrone in cui si afferma che Tito Tazio aveva dedicato altari al dio del fuoco, tra le altre divinità cittadine. L’etimologia del nome è incerta, anche se la tradizione romana tende a ricollegarlo a termini latini collegati alla folgore: fino al XX secolo si riteneva che traesse origine dal dio cretese Velkanos, anche se successivamente collegamenti vennero anche fatti con l’irlandese Olcán o con l’osseto Waergon, variante del mitico fabbro Kurdalaegon. Gli epiteti Mulciber (che addolcisce) e Mitis (tranquillo) erano originariamente scongiuratori, anche se successivamente – con l’identificazione tra il dio romano e l’Efesto greco – vennero ricollegati al ruolo di forgiatore. Veniva celebrato durante una festa cittadina del 23 agosto, i Volcanalia, durante la quale venivano stesi i vestiti al sole, venivano invocate protezioni contro gli “spiriti” e venivano offerti sacrifici al fuoco (originariamente anime umane, successivamente piccoli pesci pescati durante gare sul Tevere).
La mitologia romana dell’epoca repubblicana gli attribuisce la paternità di alcuni personaggi tra cui il mitico Caco, sorta di gigante che infestava il sito della fondazione di Roma, e il penultimo re di Roma Servio Tullio (concepito, secondo Ovidio, dalla schiava Ocresia sedutasi su un fallo apparso nel focolare).
Nonostante Vulcano sia chiaramente una divinità del fuoco contrapponibile a Vesta, dea del fuoco domestico, la prima associazione rituale attestata tra i due risale al 217 a.C., all’introduzione congiunta dei due culti ad opera di Tito Tazio, come ex voto per una grazia rucevuta in battaglia. A Vulcano sono collegate anche la Stata Mater, dea che ferma gli incendi, e Maia, dea che presiede la crescita nei campi. Quest’ultima, secondo Cincio, sarebbe la compagna del dio, mentre secondo Pisone la sua compagna sarebbe Maiesta. Testimonianze più tarde lo legano ad una dimensione meno selvaggia e più urbana, domestica, rendendolo patrono di cuochi, fornai e pasticceri, addirittura cuoco alle nozze di Amore e Psiche secondo Apuleio.
Vulcano è anche un ipotetico pianeta del sistema solare, la cui esistenza è stata ipotizzata nel 1859 dal matematico Urbain Le Verrier per spiegare alcune anomalie del moto di Mercurio. Il metodo, applicato pochi anni prima a Nettuno che venne così scoperto prima che avvenisse una vera e propria osservazione, si ruvelò tuttavia fallace: le anomalie nell’orbita vennero successivamente giustificate con il principio di precessione del perielio.
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