virtuale

Posted by admin on June 7th, 2010 filed in V

Realtà virtuale. Il termine è utilizzato per indicare una realtà simulata e, nonostante fino al 2012 esso indicasse prevalentemente una realtà immersiva in cui lo spettatore non era completamente coinvolto, la messa a punto delle proiezioni olografiche, del cinema in 3d e degli innesti neuronali ha cambiato radicalmente il modo di intendere lo spettacolo e l’intrattenimento. Ad oggi, strutture come il Wellfairytale Theatre di Shanghai sono in grado di fornire un’esperienza che rovescia quella del teatro  greco, un’esperienza in cui lo spettatore è al centro dello spazio  e lo spettacolo si articola attorno a lui.
La nuova tecnologia, come molte delle invenzioni che hanno segnato il XXII secolo, è stata al centro di aspre critiche e di un dibattito non ancora esaurito: accanto a chi sostiene che i nuovi strumenti limitino la creatività di registi e drammaturghi subordinandola ulteriormente a questioni di budget, le associazioni dei consumatori hanno denunciato svariati episodidi autosuggestione dannosa da parte degli spettatori più sensibili, additando la nuova realtà virtuale come “fin troppo reale”. Le leggende metropolitane in proposito non si  risparmiano, dall’anziano vittima di annegamento autoindotto durante la proiezione di un documentario su Atlantide fino al bambino vittima di una crisi epilettica durante l’ultimo film natalizio della Dreamworks, dalla ragazza caduta in coma irreversibile durante la scena di una sparatoria al vampiro gravemente ustionato nella scena finale di Blade Runner rimasterizzato. Nonostante le case cinematografiche ammettano la possibilità di danni autoindotti, la maggior parte degli episodi letali non sembra avere alcuna veridicità.

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